2 settembre

È passato un anno da quando te ne sei andato. Questo è proprio uno di quei casi in cui c'è proprio da dire come vola il tempo.
Ne sono successe di cose in questo anno, ma non starò qui ad elencartele.
Stamattina sono venuta a trovarti al cimitero, ti ho portato una piantina rossa. 
Non ho molta simpatia con i cimiteri: le persone care, per me, non sono lì. Però mi affascinano tutte quelle storie dietro i nomi e le foto. Chissà che vite devono aver avuto quelle persone...
Passando davanti alla tua tomba (a proposito, mi piace molto che la foto che ti ritrae lì sorridente sia stata fatta al mio matrimonio) nessuno immaginerebbe la tua storia, eppure tu hai vissuto un'avventura incredibile.
In questo anno ho fatto molti progressi nelle ricerche: quel che era solo una "storia epica" sulla tua prigionia è diventato un insieme preciso di date e luoghi.
Dubito che a questo punto si possa scoprire altro ma già questo mi rende felice e spero ti renda orgoglioso di quello che ho fatto.

Non sei stato dimenticato, ciao nonno.


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